La terapia del dolore è una specializzazione medica che ha come focus la valutazione, la diagnosi e il trattamento del dolore, sia esso cronico sia esso acuto.
Questo settore della medicina si occupa di alleviare il disagio fisico e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da varie condizioni dolorose. I medici in questa specialità utilizzano un approccio multidisciplinare per affrontare sia le cause fisiche che psicologiche del dolore, collaborando strettamente con neurologi, ortopedici, oncologi e psicologi, tra gli altri.
Il dolore viene classificato principalmente in due categorie: acuto e cronico. Il dolore acuto funge da segnale di allarme che indica una lesione o malattia e tende a scomparire una volta trattata la causa sottostante. Al contrario, il dolore cronico è persistente e continua ben oltre il normale periodo di guarigione, diventando una malattia a sé stante che richiede strategie di gestione a lungo termine.
Il terapista del dolore è un medico specializzato che si occupa del trattamento dei pazienti affetti da dolore acuto o cronico. La funzione prevalente di questi specialisti è quella di ridurre il dolore e di migliorare la qualità della vita del paziente.
Uno degli aspetti fondamentali riguarda la valutazione complessiva del paziente, in quanto spesso il dolore nasconde cause non semplici da interpretare: per questo motivo, il processo di diagnosi richiede l’analisi dell’anamnesi del paziente, esami fisici e test diagnostici come risonanze magnetiche, radiografie o test di conduzione nervosa.
Il trattamento del dolore risponde a esigenze specifiche e, pur nel rispetto del protocollo, vengono stilati dei piani terapeutici su misura che possono includere farmaci che aiutano a gestire il dolore, come analgesici, antinfiammatori, etc. Inoltre, possono essere prescritte terapie fisiche, tecniche di stimolazione nervosa (TENS), terapie con ultrasuoni oppure avvalersi di terapie di supporto psicologico, come la terapia cognitivo-comportamentale.
Un aspetto fondamentale della terapia del dolore è l’uso di procedure interventistiche quali blocchi nervosi, iniezioni epidurali e impianto di dispositivi per la stimolazione nervosa.
I terapisti del dolore operano in una vasta gamma di ambienti lavorativi, che spaziano dalle strutture mediche, come ospedali, cliniche, case di riposo, fino ai centri di riabilitazione e agli studi privati.
Nelle strutture mediche, generalmente lavorano in reparti come quelli di ortopedia, oncologia e neurologia, in quanto la loro attività è legata a quegli ambiti in cui sono presenti patologie che possono provocare dolore acuto post-operatorio o dolore cronico.
Esistono dei veri e propri centri specializzati nella terapia del dolore in cui vengono utilizzati approcci terapeutici avanzati orientati al trattamento del dolore cronico. In modo analogo, i terapisti del dolore possono operare in studi privati o in centri di riabilitazione per quei pazienti che non necessitano di ricovero ospedaliero.
Indipendentemente dall’ambiente in cui lavorano, i terapisti del dolore sono abilitati a eseguire una serie di procedure, quali:
Chi lavora a contatto con il dolore deve avere delle caratteristiche umane e personali che gli permettano di affrontare al meglio le problematiche del paziente. Pertanto, il terapista del dolore è un professionista a cui non manca l’empatia. La capacità di comunicare in modo chiaro e compassionevole aiuta a costruire una relazione di fiducia con il paziente, facilitando la gestione del dolore e il processo di guarigione.
Lavorando in contesti multidisciplinari, i terapisti del dolore esercitano la loro capacità di lavorare in squadra e collaborano con altri specialisti per sviluppare piani di trattamento che affrontino le patologie nella loro interezza.
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